Rigenerare Corviale
Il reef metafora viva
Il Corviale somiglia a una barriera. Ne imita la forma, la modalità di esplodere nello spazio, nel suo “ospitare” vita organizzata, nell’essere palcoscenico di un sistema di conflitti naturali fra esseri viventi che convivono alla perenne ricerca di un equilibrio sistemico ed individuale. Il Corviale è reef – il quartiere città inserito in un ambiente più ampio, in cui le specie autoctone si mischiano e riproducono luoghi, spazio e socialità con le specie esogene, creando stabili o casuali reti relazionali.Il Corviale è anima plurale della città. Si distribuisce in comunità attive di cittadini che si sovrappongono parzialmente:
– chi vive al Corviale e nelle vicinanze (identità autoctone);
– chi visita il Corviale (identità esogene).
Come nelle barriere coralline (i reef), il Corviale non è isolato, ma si trova spazi di scambio (ossigeno, luce e nutrimento nella barriera corallina), in condizioni di interazione con l’ecosistema di riferimento. Anche le correnti di “innovazione” devono necessariamente piegarsi a questa regola, non possono trasgredire senza minare irrimediabilmente l’equilibrio di questo sistema.
Gruppo di Progettazione
Architetti – ADLM architetti
Programma Interventi Artistici – Collettiva Geologica Andrea Facchi – Carlo Gori
Strutturista – Carlo Alimonti
Esperto Temi Risparmio Energetico e Arch. Sostenibile – Altea Sistemi Emanuele Bergamini
Sociologi esperti in processi partecipativi – Open Hub Patrizia Cinti, Marco Serra